SemplicePA e il Piano Triennale dell’Informatica

Il Piano Triennale dell’Informatica 2017-2019, è ormai quasi a metà del suo percorso.  Nato per “per guidare operativamente la trasformazione digitale del paese” e costituire un “punto di riferimento per le amministrazioni centrali e locali nello sviluppo dei propri sistemi informativi”, il Piano Triennale è stato stilato dal Team Digitale guidato da Diego Piacentini.  Dopo la pubblicazione del piano abbiamo scoperto che SemplicePA già si trovava in linea con molte delle indicazioni suggerite dal Team Digitale, in particolar modo con la logica di costituzione del Data & Analytics Framework descritto all’interno del Piano.  Ecco come SemplicePA risponde ai requisiti descritti nel piano e ne anticipa i futuri obiettivi:

1. La conservazione dei documenti

“Le amministrazioni procedono alla conservazione a norma per i propri documenti informatici (nativi digitali o documenti analogici digitalizzati) e fascicoli informatici”.

SemplicePA conserva gli atti registrati negli albi pretori dei comuni di tutta Italia ed estrae dati strutturati al loro contenuto allo scopo di rendere navigabili queste informazioni e le relazioni che tra esse intercorrono attraverso un motore di ricerca semantico.

2. Data analytics

“Amplificare sensibilmente il valore del patrimonio informativo della PA mediante l’utilizzo delle tecnologie big data che consentono di creare conoscenza per i decision maker e ridurre drasticamente i tempi di analisi”.

SemplicePA prevede l’utilizzo di una dashboard con i trend relativi al contenuto dei documenti. La frequenza dei luoghi, persone e organizzazioni citate nei documenti è elencata in liste, mentre le relazioni tra di esse sono rese esplicite attraverso algoritmi di network analysis.

3. PA e università

“Promozione di iniziative di ricerca scientifica su tematiche di interesse specifico per la PA, favorendo la collaborazione con università ed enti di ricerca”.

SemplicePA  collabora con l’Università di Pisa, nello sviluppo di algoritmi che migliorino l’estrazione di dati dai documenti delle PA e il Politecnico di Milano nell’ambito dell’osservatorio e-government.

4. Basi di dati di interesse nazionale

“Si tratta dell’insieme delle informazioni raccolte e gestite digitalmente dalle Pubbliche amministrazioni, omogenee per tipologia e contenuto, e la cui conoscenza è rilevante per lo svolgimento delle funzioni istituzionali delle altre PA, anche per fini statistici e di analisi, utilizzando metodologie big data”.

SemplicePA è in grado di estrarre informazioni da documenti di comuni di tutta Italia, e potrebbe costituire quindi essa stessa una base di dati di interesse nazionale. All’interno dei documenti, inoltre, sono valorizzati nomi di persone, aziende, organizzazioni, ma anche codici identificativi per appalti e contratti: SemplicePA arricchisce il contenuto degli atti amministrativi, connettendolo alle banche dati esterne.